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domenica 5 febbraio 2012

Charlotte Bronte - Jane Eyre


Non è mai tempo sprecato quello trascorso a rileggere un libro già letto soprattutto se il libro in questione è un classico come Jane Eyre di Charlotte Bronte. Non ricordo quanti anni avessi la prima volta che lo lessi ma probabilmente ne avrò avuti al massimo 15. Io amo da sempre le atmosfere trasmesse dai grandi classici inglesi dell' Ottocento...brughiere ventose, bufere di neve, estati miti e fioriture rigogliose, camini e candele accese. Immagino quanto la vita ai quei tempi fosse difficile, in particolare per le donne e quanto la voglia di una donna di bastare a se stessa, di essere economicamente indipendente e di condurre la propria vita secondo i propri desideri potesse stonare a quell'epoca...per certi versi stona ancora adesso! Pensando alla trama, in linea di massima abbastanza scontata, potrebbe anche non essere un libro indimenticabile: una bimba orfana viene accolta in casa da un fratello di sua madre il quale a sua volta muore presto. La piccola Jane vivrà per 8 anni in casa con la zia e i suoi tre cugini, per niente amata e anzi maltrattata da tutti fino a quando la zia decide di mandarla in collegio. Ovviamente Lowood si rivelerà presto un lager dove le ragazze vivono sotto i dettami di un preside bigotto che soffoca ogni loro tentativo di caratterizzazione e di civetteria femminile.  A causa del freddo e della scarsità di cibo le condizioni di vita all'interno del collegio sono veramente difficili e ogni anno tante alunne muoiono tra cui Helen Burns, la ragazza con cui Jane lega di più (e qui inizio a pensare...). Comunque Jane si salva, cresce, studia e alla fine del corso diventa a sua volta insegnante all'interno del collegio. Ma ha voglia di evasione e così, quasi per scherzo pubblica su un giornale un annuncio:  "Una signorina abituata all'insegnamento desidera trovare un posto in una famiglia privata con bambini al di sotto dei quattordici anni. E' qualificata ad insegnare le normali materie per una buona educazione inglese, compreso il francese, il disegno e la musica. J.E."
Poco tempo dopo qualcuno risponde alla sua inserzione e Jane parte per la sua nuova destinazione: Thornfield Hall dove sarà l'istitutrice di Adele, una bimba francese di circa quattro anni, protetta del suo padrone, il signor Rochester che, al suo arrivo è via per affari e che Jane incontrerà per caso mesi dopo...facendolo addirittura cadere da cavallo. Comunque, ve la faccio breve: pur essendo burbero e incostante, il quasi quarantenne signor Rochester conquista subito il cuore della diciotenne Jane e dopo incomprensioni, delusioni, amare sorprese, fughe, inaspettate eredità milionarie, un'altra proposta di matrimonio, Jane riesce a sposare il signor Rochester che intanto, a causa di un incendio ha perso la sua splendida dimora, la vista e una mano!!!
La prima riflessione che mi è venuta da fare arrivata alla fine del libro, venerdi, dopo cena, davanti al camino è stata. "Mamma mia cara Jane Eyre...porti proprio sfiga!!! E i genitori, e lo zio, e la migliore amica, e il signor Rochester che diventa cieco e monco....." Ma poi ho riflettuto non tanto su Jane Eyre quanto su Charlotte Bronte, la sua scrittrice. Il libro per tanti versi è autobiografico perchè anche Charlotte ha vissuto tante disavventure e probabilmente tante delusioni, anche amorose. Lei non era una gran bellezza, non era ricca e trasmette queste caratteristiche alla sua eroina la quale però riesce a riscattarsi e a essere una vincente nel mondo in cui è difficile farsi strada con pochi punti in partenza: pur essendo uno scricciolo bruttino riesce a diventare bellissima agli occhi del suo padrone, abituato a girare l'Europa a far strage di ballerine, attrici di teatro, ereditiere ecc.( la piccola Adele è infatti figlia di una sua relazione con una ballerina francese). Forse voleva dirci che gli uomini cascano ai piedi delle bellone ma poi si ravvedono, si pentono delle loro conquiste e sposano le donne più semplici ?! Che a volte anche una donna non baciata dalla fortuna può riuscire a essere ammirata, stimata e a diventare indispensabile per un uomo che prima cercava solo effimere illusioni ?! Forse Charlotte è stata innamorata di un uomo che l'ha scartata per una più bella e più ricca? Forse lei sognava di poter avere l'occasione per farsi notare e apprezzare da lui? Voglio illudermi di sapere quanti sia bello sentirsi ammirate da un uomo, il proprio compagno in modo particolare e sentirsi indispensabili per lui, non solo come cuoca, lavandaia, segretaria, ecc ma totalmente, come dire...animamente??? E leggendo le ultime pagine del libro Jane si presenta a noi sotto una veste nuova: una donna che ha saputo ottenere quello che voleva, non solo un marito ma un marito che la stima e la apprezza e la considera un vero tesoro. Non so, non riesco a spiegare adesso tutto quello che questo libro mi ha trasmesso ma vi assicurò che lo rincomincerei subito, forse qualcosa che Charlotte voleva dirci mi è sfuggito ancora, anche in questa seconda lettura. Quello che non ho condiviso è stata la troppa "bacchettagine" della protagonista e la sua opinione negativa sull'educazione francese di Adele ( forse un pò più frivola e libertina ma molto più divertente di quella ricevuta dalla piccola Jane)....lo ammetto, forse io non sarei stata cosi "inglese" con il signor Rochester ma alla fine ha vinto lei, ottenendo proprio quello che voleva e come lo voleva.
Vorrei anche citare il traduttore dell'edizione che ho letto (I grandi libri Garzanti ed.1974.....comprato per 1 euro al mercatino di Mirandola) che credo sia stato strepitoso: una scrittura scorrevolissima e chiarissima, mai una ripetizione, descrizioni con carrellate di aggettivi mai noiosi e non è facile trovare così piacevole la lettura di libri scritti così tanti anni fa....signor Ugo Dèttore.
Ringrazio mia cugina Francesca che lo scorso agosto mi ha regalato un bellissimo libro:
BIANCA PITZORNO - LA BAMBINAIA FRANCESE di cui però non voglio parlare adesso....vorrei che chi mi legge e ama Jane Eyre leggesse anche questo libro....che sorpresa meravigliosa sarà per voi!
Vi lascio con qualche riga del libro che mi ha colpito in modo particolare:

"E' inutile dire che gli esseri umani dovrebbero essere soddisfatti di un'esistenza tranquilla: essi sono infatti per l'azione e la creeranno se non potranno trovarla. Milioni di persone sono condannate a un destino più monotono del mio e milioni sono in silenziosa rivolta contro la loro condanna. (...) In genere si suppone che le donne siano molto calme; ma le donne hanno gli stessi sentimenti degli uomini: hanno bisogno di esercitare le loro facoltà e di una palestra per i loro sforzi, al pari dei loro fratelli; soffrono per una costrizione troppo rigida, per un troppo completo ristagno esattamente come soffrirebbero gli uomini; ed è segno di ristrettezza mentale sostenere che queste creature privilegiate dovrebbero limitarsi a infornar sformati, far la calza, suonar il piano e ricamar borsette. E' stupido condannarle e prendersi gioco di loro se cercano di fare e imparare più di quanto il costume abbia stabilito necessario per il loro sesso."
Charlotte Bronte

7 commenti:

  1. Ciao Valentina,
    sono capitata per caso sul tuo blog ma mi piace talmente tanto che ci passerò tutti i giorni.
    Si respira un'atmosfera leggera, serena.
    La foto dei tuoi nonni è magnifica...
    I crauti fatti in casa...
    Sono felice di essere capitata per caso sul tuo blog!
    Un caro saluto
    Catia

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    1. Ciao Valentina, spero che tu legga questo mio messaggio.
      Io vivo in Inghilterra e ho letto Jane Eyre in inglese. Ho 31 anni e ne sono rimasta invaghita, trascinata, sconvolta (in senso positivo naturalmente). Mi sembra che la mia vita non sia piu' la stessa dal momento in cui ho finito il libro! Io vivo da sola e attualmente sono single e mi chiedo se avro' mai la fortuna di vivere un amore cosi pieno. Credo anche pero' che la descrizione che Charlotte ha fatto di Mr Rochester corrisponda ad un ideale di uomo e di rapporto tra uomo donna che lei aveva in mente, in quanto donna, sensibile e intelligente. In poche parole, temo che un uomo come Edward Rochester non esista, se non nella mente delle donne sognatrici...come anche io sono! Tu cosa ne pensi? Ti saluto con affetto, Elena PS Ora sto per rileggere Cime Tempestose anche se nessun libro prendera' mai il posto di Jane Eyre.

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  2. Bellissima questa descrizione! Io condivo tutto ma soprattutto questo "Io amo da sempre le atmosfere trasmesse dai grandi classici inglesi dell' Ottocento...brughiere ventose, bufere di neve, estati miti e fioriture rigogliose, camini e candele accese".

    Ho sentito parlare del libro della Pitzorno ma non ricordo perché non è ancora entrato nella mia lista desideri...visto come lo presenti meglio che vado a rimediare!

    Hai letto la mia recensione di domenica su Cime tempestose? E' lunghissima! Io adoro proprio Charlotte e non vedo l'ora di leggere Villette, che purtroppo è fuori catalogo, ma in biblioteca ne hanno alcuni e non sono male...

    Ciao.
    A presto!

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  3. ps. Il collegamento tra Cime tempestose è stato solo nella mia mente e non nel commento...ma se leggi la recensione capisci...

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    1. Ricordo ancora la prima volta che lessi Cime Tempestose...non so come ma lo iniziai un pomeriggio d'inverno alle tre e l'avevo finito per l'ora di cena...incredibile! Mi era già successo anni prima con Incompreso...ero ancora alle elementari! CT non lo ricordo benissimo...credo però di essere rimasta molto affascinata da Heathcliff...sono attratta dai burberi! Mi hai convinto...dopo cena si torna in brughiera! La bambinaia francese è più una lettura da spiaggia...a volte fastidioso...la scrittrice di Sassari prende le difese della Francia "libertina o liberale". Grazie per aver ricambiato la visita! Valentina

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  4. Ciao! Sono capitata qui perchè ho letto un tuo commento da Catia. Anch'io ho amato molto "Jane Eyre" e mi piacciono da morire le atmosfere dei romanzi inglesi dell'Ottocento. Adesso vado a vedermi le tue foto della Sardegna. Mi sono innamorata della Sardegna grazie ad una vacanza fatta qualche anno fa fuori stagione.
    Intanto ti saluto con affetto. Passerò a trovarti.
    Tamara

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  5. Ho guardato un po' il tuo blog e, anche se l'ho appena scoperto, ti ho lasciato un premio perchè mi è piaciuto. ;)

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