"Nel 2010 il 46,8% della popolazione di 6 anni e più (26 milioni e 448 mila persone) dichiara di aver letto, per motivi non strettamente scolastici e/o professionali, almeno un libro nei 12 mesi precedenti l'intervista. Rispetto al 2009 si registra un aumento della quota dei lettori di libri dal 45,1% al 46,8%.
Il 44,3% della popolazione ha dichiarato di aver letto fino a 3 libri nell'ultimo anno, mentre soltanto il 15,1% ne ha letti 12 o più.
Nel 2010 il 90,1% delle famiglie dichiara di avere libri in casa: il 62% ne possiede al massimo 100, il 12,2% da 101 a 200 e il 15,9% più di 200. Il 9,6% (pari a 2 milioni e 338 mila famiglie) dichiara di non possedere alcun libro.
Avere tanti libri in casa e vivere con genitori che leggono libri, in particolare quando sono entrambi i genitori a leggere, rappresenta un fattore di forte influenza sui comportamenti di lettura dei figli." (ISTAT)
Non è espresso in queste righe che ho estratto dal sito ISTAT a proposito dei dati sulla lettura in Italia relativi all'anno 2010 ma, sempre l'ISTAT ha reso noto che il livello della quota di lettori supera decisamente la media italiana in Sardegna, dove i lettori sono il 49,1% della popolazione. La Sardegna presenta un altro dato positivo per quanto riguarda la presenza di libri in famiglia, fattore che favorisce nei giovani l'abitudine alla lettura: a fronte di un 10% di famiglie che non hanno neanche un libro in casa, la Sardegna riduce il dato al 5%.
Vi ho riportato questi dati perché molti di voi avranno sentito parlare di LIBEROS, specialmente in questi giorni in cui è stato reso noto il progetto vincitore del premio CHEFARE.
Per scoprire cosa sia LIBEROS vi rimando al sito e vi consiglio di visionare subito il video in apertura che con una grafica molto chiara vi permetterà di capire lo scopo di questa associazione.Poi, se vi incuriosisce, leggete tutto il resto. Riporto solo un brano tratto dalla home page che mi ha emozionato in modo particolare, ricordandomi che sono figlia e sorella di grandi lettori, nipote di chi aveva o ha ancora sempre tanto da raccontare e da cui ho avuto e ho tanto da imparare:
Vi ho riportato questi dati perché molti di voi avranno sentito parlare di LIBEROS, specialmente in questi giorni in cui è stato reso noto il progetto vincitore del premio CHEFARE.
Per scoprire cosa sia LIBEROS vi rimando al sito e vi consiglio di visionare subito il video in apertura che con una grafica molto chiara vi permetterà di capire lo scopo di questa associazione.Poi, se vi incuriosisce, leggete tutto il resto. Riporto solo un brano tratto dalla home page che mi ha emozionato in modo particolare, ricordandomi che sono figlia e sorella di grandi lettori, nipote di chi aveva o ha ancora sempre tanto da raccontare e da cui ho avuto e ho tanto da imparare:
"Quando ci si rincontra dopo molto tempo, qui ci si saluta chiedendosi reciprocamente un racconto.Non sono la strada o la casa, ma è la domanda ite mi contas? che diventa il luogo dell'incontro, il punto esatto in cui due storie si ascoltano a vicenda e possono riconoscersi l'una come parte dell'altra.
Ecco perché la Sardegna è l'isola delle storie: siamo figli di un antico racconto orale e quella voce ce la siamo portata dentro fino al giorno in cui è diventata parola scritta. Dai poeti improvvisatori all'ultimo dei romanzieri odierni, nella nostra terra chi sa raccontare bene è stato sempre accolto e ha trovato un orecchio attento e una mano piena di rispetto nel voltare le pagine. Essere un popolo per noi significa prima di tutto essere una comunità narrante e per questo amare i libri significa amare anche le persone che li leggono, quelle che li scrivono, quelle che li fanno bene e quelle che li rendono disponibili a tutti.
Lìberos nasce come espressione naturale di questa realtà di senso.
Il libro in Lìberos non è mai solo un oggetto, ma rappresenta la sintesi di tutte le relazioni che lo hanno costruito e incarna la continuità tra la storia che leggiamo e le storie che siamo. Per questo ci piace tanto andare ai festival letterari, per questo fondiamo associazioni culturali dove si parla di storie e per questo continuiamo a preferire librerie e biblioteche, luoghi dove le persone si incontrano e intorno alle storie si riconoscono."
Lìberos nasce come espressione naturale di questa realtà di senso.
Il libro in Lìberos non è mai solo un oggetto, ma rappresenta la sintesi di tutte le relazioni che lo hanno costruito e incarna la continuità tra la storia che leggiamo e le storie che siamo. Per questo ci piace tanto andare ai festival letterari, per questo fondiamo associazioni culturali dove si parla di storie e per questo continuiamo a preferire librerie e biblioteche, luoghi dove le persone si incontrano e intorno alle storie si riconoscono."
I libri non sostituiscono la vita, ma neppure la vita sostituisce i libri. Joan Fuster