foto

foto

venerdì 26 febbraio 2016

Consigli letterari - parte prima

Guardando i vostri blog, le pagine dedicate alle letture sono quelle che mi incuriosiscono di più e spesso dalle vostre esperienze letterarie prendo spunto.
La lettura e la scelta dei libri la dicono lunga su di noi ma svelano anche come ci sentiamo in un determinato momento della vita o quali sono i nostri desideri nascosti. Escludendo gli autori che amo perché già conosco, tante sono le variabili che mi fanno decidere per un libro piuttosto che per un altro: il titolo accattivante, la piacevolezza della copertina, un commento letto o sentito per radio, ovviamente la trama e l'incipit o per dirlo in italiano il cominciamento!!! Quello di cui in genere non tengo conto sono le classifiche. Anzi, in effetti mi aiutano molto...a scartare i primi 10 titoli!
Poi, per carità, alcune volte mi capita anche di sbagliare...ma raramente!!!!

Un bellissimo aforisma, trovato tempo fa in giro per la rete, può riassumere cosa significhi per me leggere: LEGGO PERCHE' UNA SOLA VITA NON MI BASTA!
Allora, facendo mia questa frase vi mostro la foto delle mie ultime letture:



In effetti ne mancano tre che sono in vacanza da mia mamma e sono:
Agatha Christie - La mia vita
Lucinda Riley - Il giardino degli incontri segreti
Lucinda Riley - L'angelo di Marchmont Hall

Agatha  Christie è un'autrice che mi accompagna da sempre, da quando imparai a leggere e trovai nella libreria dei miei genitori  "Dieci Piccoli Indiani". E' stato amore a prima vista e da allora continuo a leggere e a rileggere i suoi romanzi, a collezionarli, a scovarli tra le bancarelle dei mercatini dell'usato, a comprarli all'estero in lingue diverse, a regalarli. Agatha Christie e Grazia Deledda sono per me due punti fermi, sono come due vecchie zie sempre pronte a spalancare per me le loro braccia, ci sono sempre quando ho bisogno di loro. La prima quando ho voglia di mettermi alla prova, di studiare i personaggi e le meccaniche della mente umana, insomma, di arrovellare le "celluline grigie"; la seconda quando ho voglia di casa, di annaffiare le mie radici, di sentire profumo di Sardegna e il maestrale sulla pelle, di capire chi sono e perché, cosa e chi avrei visto intorno a me se fossi nata solo un secolo prima.

Ma se una vita sola non mi basta, non me ne bastano neanche tre e allora facciamo pure altre esperienze.

Jorge Amado - Gabriella garofano e cannella
Il Sud America, con i suoi colori, profumi, bellezze e contraddizioni. Ambientato nei primi del '900 in un Brasile in continuo progresso la storia di una donna che non vuole progredire, che ama tutto della sua vita povera: ama i suoi piedi scalzi, i suoi abiti sgualciti, ama cucinare, ama cantare e ballare, ama amare. Meraviglioso...ve lo consiglio, le ultime pagine avrei voluto non finissero mai. Era troppo il dispiacere di lasciare Gabriella, Nacib, Mundinho Falcao, Tonico Bastos, Chico Moleza e tutti gli altri abitanti di Ilheus...mi mancano tanto, credetemi.

Doris Lessing - Alfred e Emily
Già da un pò questa autrice mi chiamava ma ancora non ne avevo letto niente.
Questo libro, assieme a "Gatti molto speciali" sempre della Lessing è stato il regalo ricevuto da parte della mia amica Betty (la mamma di Tommaso e Livia Nora) per il mio scorso compleanno. Il nostro "vizio" di raccontarci le letture non l'abbiamo mai perso. Prima lo facevamo a passeggio per le strade del nostro paese ed ora, io in Veneto e lei a Londra, lo facciamo via Skype! Betty l'ha trovato molto bello e voleva lo leggessi anche io. Un'idea veramente originale: l'autrice, nella prima parte del libro immagina che i suoi genitori non si fossero sposati tra loro ma che avessero seguito la strada che avrebbero voluto prendere se alcune circostanze e in particolare i due conflitti mondiali non si fossero presentate nella loro vita. La seconda parte invece racconta quello che in realtà è accaduto: le guerre, l'invalidità del padre, la loro vita in Africa, le sofferenze e la malinconia della madre.
Molto bello. Leggerò ancora Doris Lessing.

John McEnroe e James Kaplan - Sul serio
L'avevo regalato per Natale a mio marito, nell'anno della sua pubblicazione. McEnroe era il suo mito tennistico ma per lui non è ancora arrivato il momento di leggerlo. Il faccione di John mi ha scrutato per tanto tempo dal ripiano della libreria fino a quando mi sono decisa ad affrontarlo. E' stato una mattina, dovevo andare in ambulatorio, avevo appena finito un libro e ancora non sapevo cosa incominciare così ho afferrato McEnroe e l'ho buttato in borsa. In ambulatorio non si riesce mai a sbrigarsi prima di due ore quindi quale posto migliore per immergersi nella lettura senza provare sensi di colpa? Dopo quella mattina il libro è finito sulla mensola del bagno e quello è rimasto il luogo dei miei incontri con John!!!
Interessante vita e strepitosa carriera, grinta, temperamento e determinazione ma già in partenza, l'idea di leggere la biografia di un contemporaneo, per di più vivente, non ha reso la mia lettura molto affascinante.

venerdì 19 febbraio 2016

Sento la primavera.

Eh si, probabilmente ormai è la stagione dell'anno che preferisco, al punto che la sento con mesi di anticipo!!!! Praticamente da appena dopo le feste di fine anno!!!
E con la primavera torna anche la voglia di ricamare:


Livia Nora è la sorellina del mio figlioccio Tommaso e quindi ho fatto anche per lei il carinissimo schema
Oh Baby! di Lizzie Kate:


Anche le scarpine in feltro le ho fatte io....ma dubito che possano essere utilizzate!!! Non sono esperta di piedini!!! Comunque sono simpatiche, no? Non ricordo dove ho trovato il tutorial ma chi volesse provare troverà tantissime idee cercando "felt baby shoes".

Poi fra poco più di un mese sarà Pasqua, festa che ci introduce alla primavera e allora comincio a fare qualche pensierino da regalare...o da regalarmi!!!



Non so perché sono stata così lontana dalle crocette, devo ammettere che mi sono mancate e che saranno sempre la mia passione più grande. Però, per tutto l'autunno e l'inverno mi sono dedicata al cucito e presto vi farò vedere i miei progressi!

Dopo il piacevole commento che mi ha lasciato Minù mi sono accorta di non aver mai fotografato il lavoretto confezionato con la volpina. Beh, alla fine avevo fatto un cuore come questo con il coniglio. Ma una volpe sta bene in campagna e quindi il cuoricino è appeso alla maniglia della finestra del salone della nostra casa in Sardegna. Appena tornerò a casa scatterò un foto.