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mercoledì 29 febbraio 2012

Il cielo di febbraio

Avete visto che meraviglia il cielo di queste sere di febbraio? C'è uno straordinario allineamento di Giove, Luna e Venere. Mi sono goduta lo spettacolo in queste sere, rientrando da lavoro. La foto purtroppo l'ho scattata quando i pianeti non erano ancora perfettamente allineati: se infatti osserverete il cielo solo da
domani sera, vedrete la Luna sulla sinistra.


Visto da Padenti sarà stato uno spettacolo meraviglioso, con le costellazioni Ariete e Pesci sullo sfondo...ma è stato bello anche da qui. Un'altro allineamento facilmente osservabile a occhio nudo si avrà il 26 marzo...allora mi raccomando: cara a chelu!!!
Sono riuscita a immortalare sul mio blog la data di oggi...29 febbraio...passeranno 4 anni prima che si ripeta. Chissà quanti bimbi sono nati oggi...che cosa curiosa!!!

venerdì 24 febbraio 2012

Su nenniri

E' usanza comune in tutta la Sardegna quella di preparare per Pasqua e, a volte anche in altre occasioni, su nenniri ovvero semi di grano, di orzo, di lino oppure anche lenticchie e ceci messi a germinare al buio, sotto il letto o dentro gli armadi. Le origini di questa tradizione si perdono nella notte dei tempi...potrebbe essere stata introdotta in Sardegna dai Fenici, c'è chi lo collega al mito di Adone, può essere sacra o profana..comunque è una cosa meravigliosa a vedersi. Al mio paese si prepara il Mercoledì delle Ceneri in modo che sia pronto per il Giovedì Santo quando in chiesa si prepara il sepolcro di Gesù. Durante la Settimana Santa sono banditi i fiori ma si addobbano il sepolcro e gli altari con i germogli che, in assenza di luce crescono bianchi. Dopo Pasqua poi ognuno può riprendere il proprio vasetto e spargere il grano germogliato sui campi o l'orto come buon auspicio o richiesta di benedizione divina. In alcuni paesi, oltre a su nenniri da portare in chiesa, si preparano anche dei vasetti da regalare ai parenti o per addobbare la tavola di Pasqua.
Ecco i miei vasetti:



In casa avevo solo farro e segale ma se troverò del grano o qualcuno me ne regalerà una manciatina (Elena???? ci sei????) ne farò ancora! Anzichè fare un letto di terra ho usato cotone idrofilo così sono sicura di non far nascere nei vasetti anche qualche erbaccia. Li terrò al buio dentro uno sportellino della libreria, spruzzando acqua due volte al giorno. Volete provare? Adesso non sembrano un granchè ma quando germoglieranno e i vasetti verranno decorati con carta colorata e fiorellini freschi diventeranno bellissimi!

Semenzaio

Forse è un pò troppo presto ma il bel pomeriggio di ieri ci ha fatto venire voglia di orto e così abbiamo preparato il semenzaio! Abbiamo seminato pomodori di 6 varietà, cipolle dorate e rosse, rape multicolori e Petrovski. Ora bisogna aspettare...


martedì 14 febbraio 2012

San Valentino

Buon San Valentino a tutti...non quello commerciale dei regali inutili ma quello di una giornata in cui si pensa in modo particolare a chi si vuole tanto bene....

Sembrano due hamburger! Ma sono buonissime mousse al cioccolato!

lunedì 13 febbraio 2012

Marquise di San Valentino

Domani è San Valentino, il mio onomastico ma anche la festa dell'amore. Se non avete ancora preparato niente o se vi viene in mente solo ora che avreste potuto preparare qualcosa di speciale,  ecco una ricettina veloce veloce, da fare adesso e trovare pronta domani:

Marquise con sciroppo profumato

Ingredienti:
90 gr di burro
150 grammi di cioccolato
4 uova
50 gr di zucchero
sale

per lo sciroppo:
300 gr di zucchero di canna
acqua qb
80 gr di cioccolato fondente tritato
1 cucchiaino di cannella
4 cucchiaini di cacao in polvere

Fondere a bagnomaria cioccolato e burro, montare a neve gli albumi con un pizzico di sale e i tuorli assieme allo zucchero.
Unire ai tuorli il cioccolato e il burro fuso e poi incorporare gli albumi, delicatamente e mescolando dal basso verso l'alto (of course!).
Foderare degli stampini con pellicola, versarvi il composto e lasciar riposare in frigo per 12 ore.
Preparare con zucchero e acqua uno sciroppo su cui versare il cioccolato tritato, mescolare fino ad ottenere una cremina liscia, aggiungere la cannella e un cucchiaino di cacao in polvere. Tenere la mousse a temperatura ambiente.
Domani, sformare gli stampini su un piattino individuale, versarvi un pò di mousse e decorare con il restante cacao in polvere.

sabato 11 febbraio 2012

Mettiamoci una pezza

Quest'anno ricorre il terzo anniversario del terremoto in Abruzzo e l'associazione Animammersa ha avuto l'idea di organizzare un'azione di urban knitting per le strade de L'Aquila, luogo simbolo del terremoto.
Sentite qua di cosa si tratta.


Sarà bello contribuire a rallegrare e colorare le strade de L'Aquila ma sfruttiamo anche l'occasione che Animammersa ci offre per riportare la nostra attenzione sul terremoto. Una volta finita la conta dei morti le tv sono passate a parlarci degli scandali che hanno coinvolto chi si doveva occupare della ricostruzione perchè solo le cose brutte e drammatiche fanno notizia. Chi ci parla mai di come stanno adesso nei paesi terremotati? Chi ci aggiorna su quante famiglie sono potute rientrare nelle loro case? Chi ci parla di quanti si adoperano per ripulire città e paesi e ricostruire e ci dice come possiamo aiutare? Quanti di noi pensano ancora all'Abruzzo?
Appena avuta la notizia e viste le prime immagini avrei voluto fare qualcosa  anche io ma cosa avrei potuto fare?  Vi confesso che non ho mai inviato soldi per raccolte fondi perchè non mi fido e non avevo idea di cosa avrei potuto fare. Confesso che, come sarà successo a tanti, presa dalla mia vita mi son dimenticata di questo terremoto. Ora ho la possibilità di aiutare! Non sarà tanto ma inviare la mia pezza sarà importante per me e per l'Abruzzo! Gli abruzzesi sapranno che dietro ogni lavoretto di lana c'è qualcuno che manda un sorriso, un abbraccio, un pensiero e più pezze ci saranno più sorrisi arriveranno a scaldare la loro città.
Sono sicura che questo pensiero mi farà impegnare di più con la maglia e forse anche chi mi legge può sentirsi invogliata a riprendere in mano ferri e lana o a partire da zero.
Chissà che poi tutte le pezze e i fiori non vengano usate per cucire plaid e coperte da dare in beneficenza.
Se l'iniziativa vi piace spargete la voce...e via, diritto, rovescio, diritto, rovescio, diritto....

Ecco qualche foto trovate nel web di azioni di urban knitting in giro per il mondo:








ho preso le foto qui e qua
.

venerdì 10 febbraio 2012

Ho vinto un premio!


Che belle anche le piccole soddisfazioni della vita! Il mio blog ha vinto un premio! Mi è stato assegnato da Tamara de La collina dei barattoli
Mi ha fatto un piacere infinito anche perchè il mio blog è così giovane, è nato per gioco e ancora non ho capito bene che indirizzo voglia prendere! La mia idea era quella di aprire una finestra sulla mia vita alle persone che ho lasciato lontano, un modo per far conoscere e condividere angoli della mia casa,  ricami, qualche ricetta, la foto di una bella vacanza o gita domenicale, con la mia famiglia e con le amiche sparse per l'Italia e per il mondo! Mi sembra così di incontrarci, di star sedute insieme in salotto (?) a raccontarci. "Sai ho visto, sai ho fatto, ho mangiato questo, ho cucinato quello, ho letto di quà, ho sentito di là".
Ma chi mi conosce e chi mi vuole bene apprezza sempre quello che faccio, è di parte ! Quindi scoprire che qualcuno, saltellando sul web è arrivato nell'uliveto e lo considera una piacevole pausa non può che rendermi felice ed emozionarmi. Siamo tantissimi nel mondo ma è normale che le nostre strade non possono incrociarsi con tutti. Questo è un modo tramite il quale possiamo incontrarci e conoscerci e un blog che attira la nostra attenzione è senz'altro di una persona che probabilmente avremmo scelto come amica se fossimo state dello stesso paese, come compagna di banco se fossimo state in classe assieme (ci vorrebbero banchi enormi!), come Diana se siamo Anna dai capelli rossi, come Gisela Dulko se ci chiamiamo Flavia Pennetta!
 Grazie mille Tamara! Esiste un premio per il nome più carino?
Se non esiste lo invento io adesso e lo assegno a te!
LA COLLINA DEI BARATTOLI...è bellissimo. Forse perchè mi ricorda un libro che ho amato follemente: La collina dei conigli. Non credo sia importante spiegare il nome che si sceglie per il proprio blog. Chi ci conosce intimamente può forse capire ma per tutti gli altri è bello che rimanga un enigma, magari da svelare poco a poco o anche mai.
Devo anche ringraziare mio fratello Nanni perchè durante una vacanza a casa parlavo di blog e mi chiedevo se sarei stata in grado di averne uno, lui con la sua caratteristica nonchalance mi dice: "Basta cliccare su Crea Blog"! E così ho fatto...

giovedì 9 febbraio 2012

Indovina indovinello...

...cosa c'è nel bidoncello? Mamma, tu sei fuori concorso!!!

Questo pomeriggio ho iniziato il corso di maglia presso la biblioteca di Occhiobello. Ci sta bene la frase di una commedia sarda che noi tre donne di casa avevamo imparato a memoria ma che ora non ricordo più bene...c'era di mezzo il camion dei pompieri ...


Vi farò vedere domani cosa ho fatto con lana e ferri...oggi non ne ho il coraggio!

domenica 5 febbraio 2012

Charlotte Bronte - Jane Eyre


Non è mai tempo sprecato quello trascorso a rileggere un libro già letto soprattutto se il libro in questione è un classico come Jane Eyre di Charlotte Bronte. Non ricordo quanti anni avessi la prima volta che lo lessi ma probabilmente ne avrò avuti al massimo 15. Io amo da sempre le atmosfere trasmesse dai grandi classici inglesi dell' Ottocento...brughiere ventose, bufere di neve, estati miti e fioriture rigogliose, camini e candele accese. Immagino quanto la vita ai quei tempi fosse difficile, in particolare per le donne e quanto la voglia di una donna di bastare a se stessa, di essere economicamente indipendente e di condurre la propria vita secondo i propri desideri potesse stonare a quell'epoca...per certi versi stona ancora adesso! Pensando alla trama, in linea di massima abbastanza scontata, potrebbe anche non essere un libro indimenticabile: una bimba orfana viene accolta in casa da un fratello di sua madre il quale a sua volta muore presto. La piccola Jane vivrà per 8 anni in casa con la zia e i suoi tre cugini, per niente amata e anzi maltrattata da tutti fino a quando la zia decide di mandarla in collegio. Ovviamente Lowood si rivelerà presto un lager dove le ragazze vivono sotto i dettami di un preside bigotto che soffoca ogni loro tentativo di caratterizzazione e di civetteria femminile.  A causa del freddo e della scarsità di cibo le condizioni di vita all'interno del collegio sono veramente difficili e ogni anno tante alunne muoiono tra cui Helen Burns, la ragazza con cui Jane lega di più (e qui inizio a pensare...). Comunque Jane si salva, cresce, studia e alla fine del corso diventa a sua volta insegnante all'interno del collegio. Ma ha voglia di evasione e così, quasi per scherzo pubblica su un giornale un annuncio:  "Una signorina abituata all'insegnamento desidera trovare un posto in una famiglia privata con bambini al di sotto dei quattordici anni. E' qualificata ad insegnare le normali materie per una buona educazione inglese, compreso il francese, il disegno e la musica. J.E."
Poco tempo dopo qualcuno risponde alla sua inserzione e Jane parte per la sua nuova destinazione: Thornfield Hall dove sarà l'istitutrice di Adele, una bimba francese di circa quattro anni, protetta del suo padrone, il signor Rochester che, al suo arrivo è via per affari e che Jane incontrerà per caso mesi dopo...facendolo addirittura cadere da cavallo. Comunque, ve la faccio breve: pur essendo burbero e incostante, il quasi quarantenne signor Rochester conquista subito il cuore della diciotenne Jane e dopo incomprensioni, delusioni, amare sorprese, fughe, inaspettate eredità milionarie, un'altra proposta di matrimonio, Jane riesce a sposare il signor Rochester che intanto, a causa di un incendio ha perso la sua splendida dimora, la vista e una mano!!!
La prima riflessione che mi è venuta da fare arrivata alla fine del libro, venerdi, dopo cena, davanti al camino è stata. "Mamma mia cara Jane Eyre...porti proprio sfiga!!! E i genitori, e lo zio, e la migliore amica, e il signor Rochester che diventa cieco e monco....." Ma poi ho riflettuto non tanto su Jane Eyre quanto su Charlotte Bronte, la sua scrittrice. Il libro per tanti versi è autobiografico perchè anche Charlotte ha vissuto tante disavventure e probabilmente tante delusioni, anche amorose. Lei non era una gran bellezza, non era ricca e trasmette queste caratteristiche alla sua eroina la quale però riesce a riscattarsi e a essere una vincente nel mondo in cui è difficile farsi strada con pochi punti in partenza: pur essendo uno scricciolo bruttino riesce a diventare bellissima agli occhi del suo padrone, abituato a girare l'Europa a far strage di ballerine, attrici di teatro, ereditiere ecc.( la piccola Adele è infatti figlia di una sua relazione con una ballerina francese). Forse voleva dirci che gli uomini cascano ai piedi delle bellone ma poi si ravvedono, si pentono delle loro conquiste e sposano le donne più semplici ?! Che a volte anche una donna non baciata dalla fortuna può riuscire a essere ammirata, stimata e a diventare indispensabile per un uomo che prima cercava solo effimere illusioni ?! Forse Charlotte è stata innamorata di un uomo che l'ha scartata per una più bella e più ricca? Forse lei sognava di poter avere l'occasione per farsi notare e apprezzare da lui? Voglio illudermi di sapere quanti sia bello sentirsi ammirate da un uomo, il proprio compagno in modo particolare e sentirsi indispensabili per lui, non solo come cuoca, lavandaia, segretaria, ecc ma totalmente, come dire...animamente??? E leggendo le ultime pagine del libro Jane si presenta a noi sotto una veste nuova: una donna che ha saputo ottenere quello che voleva, non solo un marito ma un marito che la stima e la apprezza e la considera un vero tesoro. Non so, non riesco a spiegare adesso tutto quello che questo libro mi ha trasmesso ma vi assicurò che lo rincomincerei subito, forse qualcosa che Charlotte voleva dirci mi è sfuggito ancora, anche in questa seconda lettura. Quello che non ho condiviso è stata la troppa "bacchettagine" della protagonista e la sua opinione negativa sull'educazione francese di Adele ( forse un pò più frivola e libertina ma molto più divertente di quella ricevuta dalla piccola Jane)....lo ammetto, forse io non sarei stata cosi "inglese" con il signor Rochester ma alla fine ha vinto lei, ottenendo proprio quello che voleva e come lo voleva.
Vorrei anche citare il traduttore dell'edizione che ho letto (I grandi libri Garzanti ed.1974.....comprato per 1 euro al mercatino di Mirandola) che credo sia stato strepitoso: una scrittura scorrevolissima e chiarissima, mai una ripetizione, descrizioni con carrellate di aggettivi mai noiosi e non è facile trovare così piacevole la lettura di libri scritti così tanti anni fa....signor Ugo Dèttore.
Ringrazio mia cugina Francesca che lo scorso agosto mi ha regalato un bellissimo libro:
BIANCA PITZORNO - LA BAMBINAIA FRANCESE di cui però non voglio parlare adesso....vorrei che chi mi legge e ama Jane Eyre leggesse anche questo libro....che sorpresa meravigliosa sarà per voi!
Vi lascio con qualche riga del libro che mi ha colpito in modo particolare:

"E' inutile dire che gli esseri umani dovrebbero essere soddisfatti di un'esistenza tranquilla: essi sono infatti per l'azione e la creeranno se non potranno trovarla. Milioni di persone sono condannate a un destino più monotono del mio e milioni sono in silenziosa rivolta contro la loro condanna. (...) In genere si suppone che le donne siano molto calme; ma le donne hanno gli stessi sentimenti degli uomini: hanno bisogno di esercitare le loro facoltà e di una palestra per i loro sforzi, al pari dei loro fratelli; soffrono per una costrizione troppo rigida, per un troppo completo ristagno esattamente come soffrirebbero gli uomini; ed è segno di ristrettezza mentale sostenere che queste creature privilegiate dovrebbero limitarsi a infornar sformati, far la calza, suonar il piano e ricamar borsette. E' stupido condannarle e prendersi gioco di loro se cercano di fare e imparare più di quanto il costume abbia stabilito necessario per il loro sesso."
Charlotte Bronte




giovedì 2 febbraio 2012

65 anni di matrimonio


Nonna Assunta e nonno Danilo....il giorno del mio matrimonio. Loro sono a quota 65 anni...hanno avuto le loro difficoltà, le loro gioie e i loro dispiaceri ma anche se si punzecchiano sempre sono certa che, oggi sono forse più felici che mai di essere ancora insieme, di poter contare l'uno sulla compagnia dell'altra.  E chissà se si ricordano ancora di quando e come è cominciata questa bella avventura.... A chent'annos....

mmmmm.......


Un pomeriggio...

Oggi non nevica ma c'è stato un gelido vento per tutta la mattina. Quindi siamo stati in casa  a fare lavoretti....cibo...più che altro. Abbiamo finito di sterilizzare i vasetti di crauti che abbiamo riempito ieri.
Il lavoro vero e proprio però è iniziato il 1° dicembre quando abbiamo comprato da Lisette 15 kg di crauti freschi e, aiutati dal nostro amico Cristall (attirato in casa con l'inganno....tè e biscottini appena sfornati!!!) li abbiamo affettati sottilmente e messi a strati con sale all'interno di un bidone rivestito con un sacco di plastica per alimenti.


Una volta colmato il bidone abbiamo messo sopra una cesta da 6 bottiglie d'acqua come peso e aspettato due mesi prima di invasettare e sterilizzare.
E il risultato è stato 16 vasetti così



Il crauto è un vegetale molto ricco di sostenze benefiche (soprattutto anticancerogene e tanta vitamina C)  che vengono esaltate dalla fermentazione. Li consumeremo quando finiranno quelli freschi visto che ne mangiamo davvero tanti, almeno 2 volte a settimana.


Poi ho fatto il pane....per adesso le pagnottine stanno lievitando, le infornerò per mangiarle calde per cena.
Sono laixeddasa cun 'erda, ovvero panini con i ciccioli. I ciccioli li ha preparati Mirko circa 15 giorni fà, un giovedì pomeriggio che io ero dovuta andare a lavorare e lui aveva fatto i salami con i suoi genitori. E' la seconda volta che faccio i panini e adesso i cioccioli sono finiti. La settimana scorsa avevo fatto  800 gr di farina e 600 gr di ciccioli...che bontà! Oggi ne avevo solo 200 gr...e ho messo 600 gr tra farina e semola.
Visto che non potrò mangiare più quelle del panificio di Nuragus che ha chiuso ho imparato io a farle simili alle loro...abbondanza di ciccioli e cosparse di semola che in cottura si unge e si insaporisce......perchè se poi non ti lecchi le dita godi solo la metà!!!!




Alle tre abbiamo fatto un giro all' Emmaus ed ecco cosa abbiamo comprato:


e con le uova di Davide ( "A son mi el detto d'i ovi!")...merendina antica!!!! Arrivigli 'e ou! Ho fatto anche la foto ma il pc la carica storta e non la pubblicherò.

mercoledì 1 febbraio 2012

Nevica!





La neve...come è cambiato il mio rapporto con lei. Da bambina sognavo un inverno innevato, un bianco Natale e invece mai niente. Penso che le volte in cui mamma o papà mi abbiamo svegliata dicendomi "Nevica" siano state tre o quattro in tutta la mia vita. Ma che meraviglia....non si andava a scuola, ci si trovava tutti per strada a giocare, si chiamavano i parenti di Cagliari e Oristano per dirgli di venire a vedere la neve...qualcuno arrivava anche...ma quando arrivavano la neve non c'era già più!!! Però che bello...NEVICA : ) : ) : )
Invece questa mattina mio marito tira su la tapparella e cosa mi dice? Che schifo...NEVICA : (: ( : (

Del resto è cambiato tutto...perchè si deve diventare grandi? Io vorrei essere ancora piccola...vorrei esultare per la neve e invece anche se sento che mi piace e che sono contenta devo pensare che porta solo guai!!!

Oggi per rientrare da lavoro, con le strade in condizioni pietose,  ho impiegato 50 minuti....e sono solo 25 km!!! Mirko che ha trovato incidenti e strade chiuse, un'ora più del solito!
Per fortuna il mio titolare ha capito che per me rientrare a casa stasera alle otto sarebbe stato davvero impegnativo (anche se io non penso mai che possa succedermi qualcosa, non ho ancora perso quella forse esagerata fiducia in me stessa e nella mia buona stella e che altri scambiano per incoscienza, ma ho risparmiato un pò di ansia a qualcuno!) e così mi ha dato il pomeriggio libero! Però...una volta a casa me la sono goduta questa neve!!! Sono stata contenta di essere a casa e non in un freddo negozio dove probabilmente oggi non sarebbe entrato nessuno. E' una bella sensazione guardare fuori dalla finestra mentre nevica, sapere che siamo tutti e due al calduccio, con scorta di te e legna per il caminetto...e adesso potrebbe anche arrivarne un metro di neve (no beh, non esageriamo!) perchè anche domani stiamo a casa e di andare a lavoro se ne riparla venerdì. E poi anche Petti può stare al calduccio, visto che usa come casetta la nuova mangiatoia che gli ha fatto il papà!!!
Speriamo che intanto puliscano le strade perchè in Italia succede sempre così...e chi se lo immaginava che avrebbe nevicato?! Ohhhhh siamo a febbraio mica a luglio??? Succede ogni anno....
Mamma mia e la mia Cicci?! Saranno sommersi di neve lassù ad Enteves....però, ripensandoci...non mi dispiaceva tanto!!!

Le foto non sono molto belle ma non sono ancora in forma dopo il raffreddore e le ho scattate dalla finestra...cuccatevele così!!!


E in una serata così, se sono degna figlia di mia mamma, cosa avrei potuto preparare per cena se non un bel piatto di polenta? Magari con carne di cinghiale? (grazie zietto Carlo!!!)
Mamma....vedi, è colpa tua se ho sposato un veneto!!!!!