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domenica 20 maggio 2012

Il terremoto

Pensavo non ci fosse niente di peggio che sentirsi svegliare nel cuore della notte dal telefono che squilla...ma ora posso dire che il terremoto è peggio del telefono.
Mi ricordo solo un fruscio, la tapparella che sbatte e il letto che trema e mi sembra incredibile pensare che in pochi secondi ci siamo svegliati, abbiamo capito che a svegliarci era stato un terremoto, siamo volati giù dal letto e corsi fuori. Il nostro paese si è salvato per un pugno di chilometri, non ci sono stati danni eppure una strana sensazione non mi lascia dalle 4 di questa mattina, una sensazione di sospensione, di attesa di non si sa cosa... Avevo sentito un terremoto piuttosto forte in Valle d'Aosta, praticamente l'epicentro era stato sotto i miei piedi ma era stato diverso, forse perché era stato durante il giorno, ero vigile. Ma un terremoto nel cuore della notte ti scuote talmente tanto, è come se volesse dirti che non si può mai stare tranquilli, neanche la sera, dopo una giornata piena di lavoro, di traffico, di persone, quando ci si infila a letto pensando di chiudere tutto fuori dalla porta di casa...un terremoto ti colpisce nell'intimità, tra le persone e le cose a te care. Per questo rimane una delle esperienze più devastanti e indimenticabili, anche per chi, come me non ha perso neanche un capello dalla testa.
Domani Mirko vedrà i danni a Ferrara, anche nel suo negozio il terremoto ha lasciato segno del suo passaggio...
Speriamo che questa che arriva sia una notte serena e che i numerosi sfollati e chi piange i propri cari abbiano chi li sostenga.

4 commenti:

  1. Dev'essere una sensazione terribile quella del terremoto, soprattutto perchè ti senti completamente impotente di fronte alla forza distruttrice della terra. Un pensiero alle persone che hanno perso la vita, tante di queste mentre erano al lavoro con dei turni massacranti. Spero che riuscirai a riprenderti presto dallo spavento. Un abbraccio.

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  2. Immagino il tuo stato d'animo...
    un abbraccio
    Luisa.

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  3. Cara Valentina,
    ti abbraccio forte!
    Anche a Milano si è sentito piuttosto forte e mi sono spaventata molto.
    tutta la giornata di ieri è passata anche per me come in una specie di sogno, lo stomaco scombussolato e la tristezza per tutto ciò che è successo in Emilia.

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  4. hai scritto bene ciò che tutti abbiamo provato n quegli istanti.oggi si è cercato di tornare alla normalità,ognuno ai soliti impegni ma i nostri volti erano segnati e soffrenti,l'atmosfera mesta in giro,tutti con voglia di voltare pagina.stantotte proviamo a dormire nel nostro letto,con addosso il pigiama.vogliamo tutti credere che il peggio sia passato.un abbraccio.

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