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mercoledì 12 settembre 2012

Marigold Hotel

Dopo il temporale di qualche giorno fa ho ancora problemi con l'ADSL...spero di risolvere appena ho tempo.
Intanto un caro saluto a tutti e un suggerimento cinematografico:



Un film che parla della Terza Età in modo veramente carino. Sette inglesi attempati che ignorano le loro esistenze, si ritrovano nella sala d'aspetto di un aeroporto in attesa di un volo che li porterà in India. Chi perché deve subire un intervento chirurgico, chi perché è alla ricerca di un vecchio amore, chi perché non ha soldi a sufficienza per comprare una casa in Inghilterra, chi perché in vecchiaia ha deciso di sperimentare il Kamasutra! Comunque scopriranno di aver tutti prenotato lo stesso residence: il Marigold Hotel. Non vi svelo di più...guardatelo, cercatelo nella vostra videoteca. Certo, è un film, la Terza Età non per tutti è così ma c'è qualcosa da imparare...
Vi riporto un dialogo del film che mi ha davvero divertita e che si svolge su un treno tra alcuni personaggi tra cui l'unica del gruppo che decide di tornare in Inghilterra:
- Sono più emozionata di una ragazzina a salire in aereo. Non solo a salire su un aereo per tornare a casa ma a salire in aereo e girare a sinistra
- Per andare in bagno?
- No! In prima classe. Così saremo a casa in tempo per il nostro 40 anniversario. Non abbiamo ancora      deciso come festeggiare però.
- Perché non fare un minuto di silenzio?

E questa invece è la frase finale del film:
"Forse quello di cui abbiamo veramente paura è che resti tutto uguale. quindi dobbiamo accogliere con gioia i cambiamenti perché  come disse qualcuno una volta "andrà tutto bene alla fine" e se non andasse bene allora, credetemi, significa che non è ancora arrivata la fine."

Il film mi ha ricordato l'ultimo dell'anno di qualche anno fa quando io e mio marito facemmo una passeggiata in campagna, dietro l'uliveto, e arrivammo nella grotta dove zio Gianni e Luigi chiaccheravano davanti al fuoco, con un capretto che brucava l'erbetta fresca. Ci sedemmo li con loro e parlammo della vecchiaia nei cosi detti paesi evoluti...che tristezza! Zio diceva che con una pensione minima italiana in Sri Lanka si può vivere in una bellissima casa con cuochi e camerieri a disposizione anziché rincitrullirsi in una casa di riposo...e vivere ancore belle esperienze...ma non tutti siamo come zio Gianni!

6 commenti:

  1. La vita è un'avventura ad ogni età?
    Dipende dai punti di vista,forse sarà vero
    ci vuole lo spirito giusto e allora tutto può essere.Qui si tratta di un film e tutto
    avrà un lieto fine sicuramente!!
    E'un bel film?
    Buon pomeriggio anche a te ciaociao

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  2. Ciao Valentina!

    Spero tu abbia al più presto la connessione!
    Grazie per il consiglio cinematografico...io però non vado quasi mai al cinema!
    Un abbraccio!

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  3. Era un pò che non passavo di qua....

    Un caro saluto anche a te Vale,
    baci, Finis

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  4. anche qui da me sono 20 gg che non funzionano le chiavette per collegarsi.uffa!!!nè la tre nè ls tim..oggi pom pare ci sia un bel segnale.putroppo per motivi familiari sono ancora un pòuna "trottola",mò qua mò là...ma conterei di sentirci prima dell'inverno!!!

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  5. Anche a me è piaciuto molto quell'insegnamento.
    E anche io vorrei andare in Sri Lanka quando sarò in pensione...ma non con gli schiavetti, però!

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    1. Ma perchè schiavetti? Si intende che la pensione basterebbe per una casa e per l'assistenza di cui purtroppo, nella maggior parte dei casi un anziano ha bisogno e che qui, nella nostra civiltà, si fa fatica a trovare. E' ovvio che chi ha la minima non puoi pagare un assistente 1200 euro, in Sri lanka come in Italia...ma li gli stipendi sono più bassi quindi non credo sia giusto parlare di schiavitù! Sarebbe un arricchimento da tutti i punti di vista...

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