To Mr. and Mrs. Charrington

Ieri è stato un giovedì molto casalingo. E' l'unico pomeriggio della settimana in cui siamo liberi da lavoro entrambi. Io al mattino sono stata dalla parrucchiera, vado molto raramente ma mi piace cambiare così stavolta ho prenotato a Fratta Polesine, dove ogni giovedì vado al mercato. Sono in due, fratello e sorella e per la prima volta nella mia vita mi ha pettinata un uomo!!! E' stato molto piacevole... un parrucchiere è molto più delicato...per esempio non mi ha mai tirato i capelli, fatto scivolare acqua gelata sulla schiena, tentato di strozzarmi con l'asciugamano...cose che in genere mi succedevano. Per di più abbiamo scoperto di amare entrambi in modo sconfinato i libri, di frequentare gli stessi mercatini dell'antiquariato e di adorare la letteratura russa! Per poco non mi sono ritrovata a leggere "Guerra e pace" anzichè Novella 2000, mentre mi faceva le meches! Mio marito non è stato molto contento perchè dice che per me ogni occasione è buona per andare a Fratta...il mercato, la messa, il panificio, l'estetista e adesso anche il parrucchiere. Pensa che ho una tresca con il pescivendolo o con il sacrestano!!! Ma ecco perchè vado a Fratta:

non mi stanco mai di guardarmi intorno. Queste foto le ho scattate la settimana scorsa...ieri il cielo non era proprio così!!!


Villa Badoèr, detta La Badoera, è una villa veneta sita a Fratta Polesine (Rovigo), progettata dall'architetto Andrea Palladio nel 1554 e costruita negli anni 1556-1563 su commissione di Francesco Badoèr. È la prima villa in cui l'architetto vicentino utilizzò pienamente un pronao con frontone in facciata, nonché l'unica realizzata in territorio polesano.
La villa fu voluta nel 1554 dal "Magnifico Signor Francesco Badoero", un personaggio di spicco modesto, privo di rilevanza pubblica ma discendente di un'illustre famiglia della Serenissima, che a seguito del sodalizio con la famiglia Loredàn e del successivo matrimonio con Lucetta, figlia di Francesco Loredàn, aveva ricevuto in eredità l'ampio fondo della Vespara nei pressi della Fratta.
L'edificio, assieme alle altre ville palladiane del Veneto, è inserito dal 1996 nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. (Wikipedia)

Affascinante...non è vero? Più del sacrestano!!!!

Dopo pranzo (spaghetti ai frutti di mare!) siamo andati a raccogliere un pò di vitalba perchè Mirko aveva un cestino da finire e poi finalmente siamo andati a visitare un allevamento del Bovaro del Bernese, il cane che vorrebbe mio marito (è mio marito vuole il cane, non il contrario!). Meravigliosi, dolcissimi, coccolonissimi ma...esageratamente ingombranti! Il tipo ci diceva che stanno benissimo anche in appartamento...basta un divano (ancora con questo divano!!!), un piccolo giardino...come se parlasse di un coniglio nano e non di una specie di orso polare che può arrivare a pesare anche 60 kg. E' perfino spuntata dal nulla una ragazza che ha detto "Se volete prenotare un cucciolo entrate che segno il vostro nome" e io avrei voluto dirle "Oh bella bè, no t'acciucciuddisti!". Comunque abbiamo chiesto tutte le informazioni del caso, dicendo che valuteremo l'idea e siamo andati via, con il ricordo dei loro dolcissimi occhi, il desiderio di averne uno ancora più forte di prima ma soprattutto con la loro bava sulle mani e sui pantaloni e un profumato ricordino su una scarpa (si nini, preciso,, solo su una delle mie!).

http://www.agraria.org/

Una volta a casa una bella doccia, un buon te davanti al caminetto e poi a lavoro, Mirko ha finiti il suo cestino che io ho eletto il migliore di tutti

e io con lievito e farina! La pizza l'abbiamo mangiata noi ma l'ho dedicata ai cari William e Betty!!!

I miei complementi a chi è arrivato a leggere fino a qui!!!