Credo di non aver mai letto un libro meno coinvolgente (diciamo così!) de "Il tango della Vecchia Guardia".
Mi aveva incuriosito perchè la trama è più o meno questa: alla fine degli anni venti, su una nave da crociera dall'Europa a Buenos Aires, Max ballerino professionista e Mecha, facoltosa passeggera in viaggio con il marito compositore Armando De Troye, si incontrano e si innamorano (?). A Buenos Aires si separano. Dopo 20 anni si incontrano casualmente a Nizza per pochi giorni e poi, dopo altri 30 anni, sempre casualmente, si ritrovano a Sorrento. Sembra una storia romantica o no?
Eppure il libro è stato una profonda delusione. Mecha è una donna veramente antipatica; il tango che da il titolo al libro, composto da Armando De Troye per sfidare Ravel e il suo Bolero è praticamente citato due o tre volte in 490 pagine; Max è prima un ballerino che lavora sulle navi da crociera, nella seconda parte del libro lo ritroviamo ricchissimo e coinvolto in un non molto chiaro intrigo internazionale, mentre nella terza è lo spiantato autista di un medico svizzero proprietario di una villa a Sorrento. La prima parte del libro può essere scambiata per un manuale sulla storia del tango, l'ultima per l'enciclopedia del gioco degli scacchi! Oltre a questo aggiungo anche il fastidio provato dalle continue ripetizioni: le parole "ballerino mondano" ricorrono sul libro una pagina si e una no; i dialoghi tra Mecha e Max sono sempre i soliti:
Anni Venti:
Mecha: "Max, sei maledettamente bello"
Max: "Anche tu sei molto bella"
Vent'anni dopo:
Mecha: "Max, sei ancora maledettamente bello"
Max: " Anche tu sei ancora molto bella"
Trent'anni dopo a Sorrento:
Mecha: "Max, eri maledettamente bello"
Max: "Anche tu eri molto bella".
Vi tralascio la noiosissima parte in cui Max, Mecha e il marito frequentano "il quartiere malfamato" di Buenos Aires alla ricerca di spunti per il fantomatico tango della Vecchia Guardia!
Insomma, vi ho convinto a non leggerlo?
Purtroppo capita molto spesso anche a me di leggere romanzi di autori contemporanei e trovarli "maledettamente brutti" ;-)
RispondiEliminaPreferisco i classici, quelli non deludono mai.
Absolutely :D
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