La nostra ricetta classica prevede l'uso di olio d'oliva e il sapone che otteniamo è veramente speciale: profuma di buono! Ma, in questi giorni che io sono stata in Sardegna, Mirko si è cimentato con altre ricette.
Avevamo preparato tempo fa degli oleoliti (olii in cui si fanno macerare fiori, radici o foglie) di lavanda e di alloro proprio in previsione di farci del sapone, e in più ha sperimentato lo strutto e l'olio di cocco.
A seconda del grasso utilizzato, il sapone assume caratteristiche diverse:
olio d'oliva: schiuma scarsa, consistenza in base alla stagionatura, emolliente
olio di cocco: schiuma ricca, consistenza dura, detergente
olio di mandorle dolci: schiuma leggera, consistenza molle, emolliente
strutto: schiuma cremosa, consistenza dura, detergente ed emolliente
Ecco il nostro sapone, in fase di stagionatura sul mobiletto fatto da Mirko proprio per questo scopo:
" In un mondo dove la quantità è diventata più importante della qualità, l'attività industriale di produzione del sapone è tesa più ad ottenere una produzione abbondante e un buon ritorno degli investimenti, che a garantire la piena soddisfazione del cliente e il benessere della pelle e dell'ambiente. Le materie prime vengono scelte in base alla loro convenienza, non certo per le loro proprietà cosmetiche o detergenti.
Di fatto, la gran parte del sapone commerciale deriva dagli scarti della produzione alimentare, e in particolare dal trattamento dei sottoprodotti dell'industria della carne. Massiccio è pure l'impiego di grassi vegetali di scarsa qualità, provenienti da coltivazioni estensive che minacciano seriamente la sopravvivenza delle foreste equatoriali. "
tratto da "Il tuo sapone naturale" di P. Garzena e M. Tadiello
A seconda del grasso utilizzato, il sapone assume caratteristiche diverse:
olio d'oliva: schiuma scarsa, consistenza in base alla stagionatura, emolliente
olio di cocco: schiuma ricca, consistenza dura, detergente
olio di mandorle dolci: schiuma leggera, consistenza molle, emolliente
strutto: schiuma cremosa, consistenza dura, detergente ed emolliente
Ecco il nostro sapone, in fase di stagionatura sul mobiletto fatto da Mirko proprio per questo scopo:
" In un mondo dove la quantità è diventata più importante della qualità, l'attività industriale di produzione del sapone è tesa più ad ottenere una produzione abbondante e un buon ritorno degli investimenti, che a garantire la piena soddisfazione del cliente e il benessere della pelle e dell'ambiente. Le materie prime vengono scelte in base alla loro convenienza, non certo per le loro proprietà cosmetiche o detergenti.
Di fatto, la gran parte del sapone commerciale deriva dagli scarti della produzione alimentare, e in particolare dal trattamento dei sottoprodotti dell'industria della carne. Massiccio è pure l'impiego di grassi vegetali di scarsa qualità, provenienti da coltivazioni estensive che minacciano seriamente la sopravvivenza delle foreste equatoriali. "
tratto da "Il tuo sapone naturale" di P. Garzena e M. Tadiello
Adoro questi saponi!Baci,Rosetta
RispondiEliminaCiao Rosetta, grazie! Fare il sapone è un gesto molto antico che mi fa pensare alle nonne...un abbraccio e buona attesa per il Natale!
EliminaValeee....finirete mai di stupirmi?
RispondiEliminaBaci da Luisa
Ciao Lu...grazie per la visita! Baci
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